Mancata_ sorveglianza_su_marcatura_CE_dei_serramenti

Mancata sorveglianza su marcatura CE dei serramenti: “Direttore dei lavori sanzionato dalla Guardia di Finanza”

Padova, 07 Settembre 2021

Le cause Civili relative ai contenziosi nel settore dei serramenti sono in preoccupante aumento e lavorandovi come CTP (Consulente Tecnico di Parte) vengo a contatto con diverse dinamiche.

L’ultimo in ordine di tempo è stato il caso di un privato della Provincia di Udine che ha deciso di adire alle vie legali contro il serramentista che aveva eseguito un importante lavoro di sostituzione di serramenti e sistemi di oscuramento (scuri) per un valore superiore ai 50.000€, del quale il committente non era assolutamente sodisfatto a causa dei molteplici vizi riscontrati.

Il mio cliente, fra l’altro persona molto preparata e competente e un profondo conoscitore della rete, dopo aver riscontrato i primi problemi attraverso la rete ha cominciato a verificare quali potessero essere i propri diritti per cercare di trovare una soluzione ai vizi riscontrati.

Per questo motivo la prima richiesta al serramentista è stata quella di produrre in copia la marcatura CE dei serramenti e dei sistemi di oscuramento, richiesta che di fatto è diventata la causa scatenante del contenzioso.

Ma andiamo per ordine.

Il lavoro nel suo complesso prevedeva la classica ristrutturazione di un immobile di tre piani di proprietà della famiglia del mio cliente con la sostituzione dei serramenti e degli scuri, la posa del cappotto e l’isolamento del tetto, il tutto per ottenere le detrazioni fiscali del superbonus.

Le prime avvisaglie che qualcosa non funzionava si sono verificate al primo temporale di forte intensità durante il quale alcuni scuri si sono spostati dalla loro sede di ancoraggio facendo intravedere lo stacco delle viti di fissaggio, quasi completamente esposte. Da tenere presente che nella marcatura CE, che poi siamo riusciti ad ottenere dal loro legale, la prestazione della Tenuta al Carico del Vento dichiarata era 6, ovvero la massima prestazione raggiungibile che doveva poi essere raggiunta anche in opera qualora gli scuri fossero stati venduti comprensivi della posa in opera.

Successivamente la modifica del sistema costruttivo di un serramento scorrevole, male eseguita, oltre allo sventolio delle tende ha compromesso la “Permeabilità all’Aria” del serramento stesso evidenziando le prime infiltrazioni d’acqua.

Naturalmente sui documenti della Marcatura CE poi ottenuta, erano riportati dei valori che non rispettavano quelli verificati sui serramenti in opera.

Stante la situazione in questi termini alla richiesta del mio cliente di poter visionare la documentazione della Marcatura CE, il serramentista non ha consegnato nulla giustificando il suo rifiuto con il mancato incasso dell’ultima tranches del lavoro.

Il mio cliente si è poi rivolto al suo Direttore dei Lavori che a sua volta non riuscendo ad ottenere risposta dal serramentista ha di fatto confermato la sua tesi, ovvero nessun pagamento nessun documento.

A questo punto ritengo sia fondamentale ricordare che la marcatura CE è un obbligo di legge per cui non si può immettere sul mercato un prodotto che ne sia privo; il che significa come specificato dal Regolamento 305/11 CPR, che la marcatura CE deve seguire il prodotto perché è l’unico documento che possa definirne le prestazioni. Il Direttore dei Lavori attraverso la documentazione dovrà accertarsi della correttezza delle prestazioni dichiarate rispetto alle normative in vigore (vedi UNI 11173 – 2015), ottenute anche grazie al “progetto di posa” come previsto dalla UNI 11673 – 2017. Fra l’altro la documentazione deve essere disponibile a semplice richiesta sia dell’Autorità di Vigilanza che del proprietario dell’immobile per i successivi 10 anni dalla immissione del prodotto sul mercato.

Come prevedibile l’impasse ha esacerbato gli animi e già prima del mio incarico il mio cliente si era rivolto direttamente alla Guardia di Finanza, per ottenere quanto da lui inutilmente richiesto.

La Guardia di Finanza è intervenuta e ha elevato ai sensi del D.L 17 giugno 2017 n° 106 una prima sanzione al serramentista inadempiente ed una seconda di 8000€ al tecnico incaricato della Direzione dei Lavori per “mancata sorveglianza”.

In qualità di auditor della Marcatura CE dei serramenti in questi anni ho avuto modo di verificare la documentazione relativa alla marcatura CE e soprattutto l’iter tecnico/amministrativo da seguire per il suo rilascio, dovendo purtroppo constatare irregolarità delle procedure in un buon 95% delle aziende da me verificate. Una procedura scorretta equivale a non marcare o ad apporre illegalmente il marchio CE e ciò accade nel 95% delle aziende attive sul territorio ma la responsabilità della verifica e della sorveglianza ricade comunque anche sul Professionista, sia esso Progettista o Direttore dei Lavori.

Un esempio di corretta documentazione della Marcatura CE in linea con quanto richiesto dal Regolamento Europeo lo potete trovare all’interno del Corso per Professionisti, accompagnata dalle indicazioni pratiche su come applicare le normative del settore.

 

Richiedi un audit o maggiori informazioni






    Il nostro ufficio

    Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

      pieromariotto@mariottoconsulting.com

     tel: +393494510660

    Frode_da_500_milioni_di euro

    Frode da 500 milioni di euro. Chi paga !?!

    Dal Gazzettino e dal Corriere della Sera sez. Veneto, Padova e Treviso, ed è una di quelle che non vorresti mai leggere: “Frode da 500 milioni di euro: finti lavori per avere rimborsi del risparmio energetico”, recita il Gazzettino, e “Edifici green, truffa da 500 milioni di euro” sul Corriere.

    Usufruivano di rimborsi fiscali per impianti energetici mai eseguiti…

    Dal Gazzettino: “… Usufruivano di rimborsi fiscali per impianti energetici mai eseguiti i 28 indagati di 15 società di servizi scoperti dalla Guardia di Finanza, che ha arrestato sette persone e sequestrato beni per 110 milioni di euro tra Padova, Frosinone, Cosenza e TrevisoÈ il risultato dell’indagine “Energia cartolare”…… maxi frode da 500 milioni …. per lavori mai eseguiti …..  I fornitori delle società indagate detenevano “certificati bianchi” mai dichiarati al fisco…. Da qui i controlli che hanno scoperto 15 Esco … che avevano attestato falsamente al GSE … oltre 3900 interventi di efficientamento energetico…”.

    Ma che fine hanno fatto i Certificati Bianchi?

    Quando si parla di Certificati Bianchi la mia attenzione è massima perché solo lo scorso anno il blocco da parte del GSE dell’accredito delle competenze maturate dagli Associati di ANFIT, ha causato all’Associazione le difficoltà finanziarie che ne hanno definito la mia uscita anticipata.

    Il meccanismo virtuoso dei Certificati Bianchi aveva consentito ad ANFIT, costituita nel 2011 e partorita da una mia idea dopo un anno di lavoro e grazie all’appoggio di 19 imprenditori illuminati (tra gli oltre 100 ai quali avevo proposto il progetto), di decollare.

    Fu l’Ing. Sergio Botta, dell’allora Studio Botta e Associati, a propormi, come ESCO accreditata, il meccanismo dei TEE come strumento per finanziare la nascente Associazione: un’idea che io sposai immediatamente e poi illustrai a tutti gli imprenditori da me contattati.

    Nel Gennaio 2018 il GSE bloccava di fatto, con la richiesta retroattiva di documentazione non prevista all’epoca dell’emissione dei nostri TEE, il flusso dei rimborsi. Né io, né Sergio Botta riuscivamo a comprendere questo comportamento assurdo. Ora sappiamo che hanno fatto di tutt’erba un fascio, cercando malamente di tamponare un’emorragia di danaro pubblico dovuta ad una colpevole mancanza di controlli da parte loro.

    Purtroppo non hanno bloccato l’intero meccanismo dei TEE, perché nell’arco di questi ultimi due anni alcune ESCO hanno continuato ad essere regolarmente pagate, mentre quelle a cui i rimborsi sono stati arbitrariamente bloccati, oltre al danno economico reale, che ha costretto molte a chiudere i battenti, hanno dovuto confrontarsi con un fortissimo danno di immagine: se il GSE smette di pagarti allora avrai senz’altro commesso delle irregolarità….

    Ma a pagare sono sempre e solo le persone oneste?!?

    Per questo motivo ho deciso in via personale, essendo stato danneggiato personalmente dalle conseguenze di queste assurde e, ripeto, arbitrarie decisioni, di inoltrare un Esposto alla Procura della Repubblica di Roma ed uno alla Guardia di Finanza, sede di Roma, il giorno 11 Novembre 2018. Ora a distanza di quasi un anno durante il quale non ho saputo più nulla dei miei due esposti, arriva questa notizia, che ritengo essere solo la punta dell’iceberg, ma che mi fa sperare in un nuovo corso, premiante per chi ha lavorato bene in questi anni, consentendo a quello che poteva essere un grande progetto di rinascere dalle sue macerie.

    Mi piace pensare che anche il mio modesto contributo con i due esposti possa essere servito ad accendere i riflettori sulla cronica mancanza di controlli in Italia, dove anche progetti di grande portata per l’economia “green” riescono a generare mostri come quelli risultati dall’indagine “Energia Cartolare”.

    Il mio augurio è che il GSE sia in grado di rinnovarsi e soprattutto risolvere in tempi brevi questo problema, che tanti danni ha causato a moltissime realtà che avevano abbracciato il progetto del Ministero dell’Ambiente e che la magistratura faccia chiarezza sui responsabili di questa incresciosa situazione.

    Richiedi un audit o maggiori informazioni






      Il nostro ufficio

      Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

        pieromariotto@mariottoconsulting.com

       tel: +393494510660

      Commissione-Europea-stallo

      COMMISSIONE EUROPEA: stallo normativo

      Prendo spunto dall’articolo pubblicato su Guidafinestra a firma di Ennio Braicovich che riportava le considerazioni di “Normator”, uno pseudonimo dietro il quale scrive un esperto del settore, per riprendere l’argomento fornendone una mia personale chiave di lettura.

      “Normator” sostiene che lo stallo in Commissione Europea di ben 130 Norme, in relazione alla mancata pubblicazione delle stesse nella Gazzetta Ufficiale Europea, stia a rappresentare l’implosione del sistema Comunitario che sta soffrendo le conseguenze del circuito perverso CEN/Ufficio Legale della CE, che continua ad avvitarsi su sé stesso disarmando così le migliori intenzioni del Comitato di Normazione Europeo e manipolando così l’obiettivo del libero mercato con regole certe e valide per tutti.

      Abbracciando in pieno la tesi di Normator vorrei aggiungere le mie riflessioni riguardo lo status quo generatosi in CE.

      In un periodo “sovranista” come quello che stiamo vivendo le “guerre commerciali” per la difesa del territorio si possono fare in molti modi. In Comunità Europea lavorano per riuscire a dare una impressione di compattezza nell’obbiettivo comunitario da raggiungere e di conseguenza una linea di condotta da tenere ma nella realtà a causa dei forti interessi di alcuni Stati molto più preparati di altri viene data la possibilità a chi sa e può farlo di sfruttare gli strumenti legali/amministrativi/comunitari per ottenere i propri scopi nazionali.

      Cerco di semplificare arrivando al focus…

      parlare di una Europa Unita, di un mercato unico dove le merci possano circolare liberamente negli altri Stati ma cercare di proteggere il proprio mercato interno ritengo sia il vero obbiettivo che l’asse Franco/Tedesco porta avanti ormai da anni.

      Guarda caso due Stati che sono fortissimi in ambito normativo e legislativo, dove i consumatori nazionali sono abituati a richiedere e a pretendere dai loro fornitori interni il rispetto delle regole e delle norme in vigore.

      Il risultato?

      Un protezionismo della struttura produttiva nazionale formidabile ma soprattutto legale, che impedisce la reale libera circolazione delle merci sui propri territori, nonostante siano regolarmente marcate CE, in barba allo spirito comunitario.

      Nell’ambito del recepimento delle norme che devono essere armonizzate fra tutti gli stati membri, la tendenza della Commissione Europea, guarda caso, mostra una chiara evoluzione verso richieste sempre meno rigide ed impositive, addirittura vietando la richiesta di prestazioni minime dei prodotti, lasciando agli Stati la responsabilità di salvaguardare il consumatore finale.

      E Francia e Germania?

      Come “sistemi paese” si sono protette grazie al lavoro compiuto negli ultimi 50 anni in ambito normativo/legislativo ma soprattutto rafforzando i loro Enti di Normazione Nazionali e di controllo, AFNOR e DIN; codesta politica illuminata ha partorito come diretta conseguenza la richiesta da parte del consumatore finale di prodotti certificati e garantiti, risultato ottenuto grazie anche alle imponenti campagne di comunicazione Ministeriali specifiche, che hanno abituato il consumatore a scegliere i prodotti da fornitori certificati.

      A questo punto il resto del mercato comune Europeo diventa facile terreno di conquista per l’asse Franco/Tedesco, che riesce allo stesso tempo a salvaguardare il proprio mercato interno con le Certificazioni di Prodotto AFNOR e DIN, da possibili intrusioni dei prodotti d’importazione, anche se  Marcati CE!

      Un esempio…

      Nell’ambito del settore dei serramenti in PVC alcuni produttori Francesi e Tedeschi utilizzano profili con spessori delle pareti esterne in classe A o B o C, dove il profilo in classe A viene utilizzato in patria mentre i profili in classe B o C, di spessore via via inferiore, sono utilizzati in base alla normativa del Paese dove si opera: tutto marcato CE, naturalmente….

      Gli Enti di Normazione Nazionali Franco/Tedeschi sono diventati di fatto gli organismi di protezione del mercato interno dei loro rispettivi paesi, cosa che non è riuscita in Italia con UNI che non è stata sufficientemente indirizzata in questo senso dalle Associazioni di categoria; inoltre l’aver sposato i sistemi di qualità anziché le certificazioni di prodotto ha indebolito il sistema di normazione italiano.

      Fino al 2008 le aziende hanno giovato della blanda situazione normativa e nascondendosi dietro i sistemi di qualità aziendali hanno potuto fare dei loro prodotti immessi sul mercato tutto ed il contrario di tutto, senza controlli, sfruttando anche la scarsissima concorrenza estera.

      Poi le cose sono cambiate…

      In seguito all’apertura del mercato libero comunitario questa deregulation ha reso lo Stato Italiano facile terreno di conquista: norme e leggi specifiche a proteggere il nostro mercato interno sono arrivate con uno slancio tardivo negli ultimi tre/quattro anni, poco o per nulla sorrette dalla carenza cronica di controlli.

      Ma, in Italia?!

      In Italia oggi UNI è ancora l’unico Ente di riferimento in grado di modificare lo stato di fatto del mercato dei materiali da costruzione, e come tale va sostenuto dalle Associazioni di categoria che hanno il preciso dovere di attivarsi perché la politica cominci a tenerne conto, riconoscendone l’importante ruolo di Istituzione Tecnica.

      Teniamoci stretto UNI e sosteniamolo, in conclusione, perché dalla Comunità Europea non arriverà di sicuro nessun aiuto alla nostra produzione nazionale.

      Anzi.

       

      Piero Mariotto

      Richiedi un audit o maggiori informazioni






        Il nostro ufficio

        Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

          pieromariotto@mariottoconsulting.com

         tel: +393494510660

        mariottoconsulting-eqf3_eqf4

        Certificazione dei posatori: EQF 3 o EQF4

        Le tendenze degli ultimi anni…

        Specifiche richieste legislative, sia nazionali che europee, hanno spinto il mercato dei serramenti nella direzione dell’aumento delle prestazioni termiche generando in tutto il comparto notevoli modificazioni nelle quote di mercato, motore della rapida crescita del settore PVC a tutto discapito del settore Legno, ma soprattutto del settore Alluminio.

        Per questo motivo e purtroppo a causa dell’invasione di prodotti in PVC provenienti dai paesi dell’Est Europa e anche dall’Asia le principali Associazioni di categoria si sono viste obbligate a spingere sull’acceleratore delle normative, nel tentativo di arginare un mercato che stava diventando sempre più ingovernabile ed in mano solo al migliore offerente.

        E per la posa in opera dei serramenti?

        Uno dei temi che per oltre un trentennio non è mai stato affrontato a livello normativo riguarda il settore della posa in opera del serramento che solo dal marzo 2017 ha visto emanare il più importante strumento dedicato a questo argomento, e cioè la norma UNI 116873-1 – 2017 che per la prima volta ne ha stabilito la possibilità di verifica garantendo dei parametri certi da rispettare.

        L’impalcato normativo prevede altre tre norme a completamento del progetto: la UNI 11673- 2 dedicata alla formazione non formale dei posatori, la UNI 11673- 3 dedicata agli Enti che dovranno formare i posatori e la UNI 11673- 4 dedicata alle verifiche in opera. Le prime due hanno terminato l’Inchiesta Pubblica e sono in attesa di pubblicazione, mentre la terza ha da poco cominciato il suo iter presso il GdL Serramenti in UNI.

        Per questo motivo l’intero mondo della formazione della posa dei serramenti è in subbuglio, perché l’attività che negli ultimi 10 anni è stata il terreno di marketing e di conquista di quote di mercato soprattutto delle aziende che forniscono i prodotti per la posa improvvisamente verrà sostituita da una formazione strutturata e normata, come già avviene in altri settori dell’edilizia.

        Come diventare un posatore certificato?

        Per questo motivo il CSI, come altri Enti Terzi impegnati nell’attività di formazione non formale, ha cominciato a proporre al mercato dei serramentisti il proprio corso di formazione per il rilascio del Patentino di Posatore Certificato EQF 3 ed EQF 4 in collaborazione con Certi.s, Ente Terzo accreditato UNI EN ISO 17024  che rilascerà i patentini (al momento non essendo ancora stata pubblicata la UNI 11673-3 il patentino rilasciato non sarà ovviamente accreditato); il tutto con la collaborazione di Piero Mariotto della Mariotto Consulting in qualità di docente del corso.

        Per chi non conoscesse le specifiche del Patentino del Posatore Certificato e le garanzie che offre è importante sapere che l’Ente Terzo, nel nostro caso Certi.s, che rilascia il Patentino risulta garante nei confronti della Committenza, oltre che di Accredia, del possesso delle necessarie competenze (sia in fase  di rilascio sia del suo mantenimento) da parte di chi effettua la posa del serramento, arrivando alla sospensione o alla revoca del Patentino stesso in caso di esito negativo di eventuali contenziosinei confronti del Posatore Certificato.

        Importante sottolineare che la richiesta di effettuazione della posa del serramento da parte di “Posatoroi Certificato EQF 3 o EQF 4” nelle voci di capitolato del settore dei Lavori Pubblici potrebbe essere una  specifica richiedibile quale garanzia della competenza del posatore di serramenti.

        I tecnici professionisti sia in ambito pubblico che privato potranno richiedere oltre alla conformità dei serramenti alle attuali Norme e indicazioni legislative, anche il patentino di Posatore Certificato, ad ulteriore indispensabile garanzia della corretta esecuzione dei lavori.

        Richiedi un audit o maggiori informazioni






          Il nostro ufficio

          Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

            pieromariotto@mariottoconsulting.com

           tel: +393494510660

          certis_certificazione_e_formazione

          Corso di formazione per posatori di serramenti

          CSI, in collaborazione con Certi.s Mariotto Consulting sosterrà corsi di formazione professionale per posatori di serramenti in conformità alla norma UNI 11673-1.

          DOVE E QUANDO

          Il primo avrà luogo il 10-11 ottobre presso la sede di Certi.s Srl, via Matteotti 16, Cesano Moderno (MB).

          ISCRIZIONI E QUOTA

          Sarà necessario compilare l’apposito form, per accedervi clicca qui.
          Oppure contatta la segreteria organizzativa all’indirizzo eventi@csi-spa.com.

          € 450,00 + IVA Corso
          € 300,00 + IVA Patentino*

          Il pagamento della quota dovrà essereeffettuato, primadell’evento, con Bonifico intestato a: CSI S.p.A. al seguente IBAN IT63V0306920103100000003937

          Il numero di partecipanti va da un minimo di 6 ad un massimo di 15.

          Le iscrizioni chiudono il 30 settembre!

          DOCENTE

          Piero Mariotto della Mariotto Consulting, Membro Tecnico dei GdL di UNI Serramenti, Acustica a sostenere il corso.

          ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO

          Il corso si pone l’obbiettivo di formare dei posatori di serramento sia a livelloteorico – normativo che pratico mediante dimostrazioni in aula.
          Nel dettaglio gli argomenti che verranno trattati sono:

          • Legislazione nazionale ed Europea• Marcatura Ce
          • UNI 10818 rev. 2015 (obblighi e responsabilità)
          • UNI 7697 – 2015 (sicurezza vetraria)
          • UNI 11173 rev. 2015 (prestazioni minime dei serramenti)
          • Applicazione della UNI 11173 Rev. 2015 e casi di contenzioso per serramenti marcati CE secondo la noma UNI EN 14351-1

          • UNI 11673 -1 :2017
          • Progettazione dei giunti di posa
          • Confronti di calcolo del Ponte Termico
          • Analisi dei progetti di posa reali
          • UNI 11296 – 2018 Acustica in Edilizia
          • UNI 11673 -1 Viterie per fissaggi meccanici
          • UNI 11673 -1 Controtelai
          • UNI 11673 -1 Monoblocchi
          • UNI 11673 -1 Sistema finestra cassonetto
          • Prestazioni reali : Diagnosi in opera
          • Materiali, prodotti ed accessori per l’istallazione dei serramenti
          • Sigillanti Fluidi
          • Compatibilità dei materiali con la UNI 11296 – 2018 (acustica in edilizia)• Nastri autoespandenti e Multifunzione
          • Schiume poliuretaniche
          • Guaine e Membrane

           

          ATTESTATO E PATENTINO

          Alla fine del corso sarà rilasciato un Attestato di Frequenza valido per accedere all’esame di certificazione per ottenere il patentino di posatore senior livello EQF 3 o posatore caposquadra livello EQF 4.

          Nel pomeriggio del secondo giorno è possibile sostenere l’esame di qualifica per l’iscrizione all’albo dei posatori di serramenti certificati da parte dell’Ente dicertificazione Certi.s

           

          Non esitate a contattarci per ulteriori informazioni!

          Richiedi un audit o maggiori informazioni






            Il nostro ufficio

            Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

              pieromariotto@mariottoconsulting.com

             tel: +393494510660

            Norma_UNI_11173

            Norma UNI 11173: le implicazioni sulla marcatura CE

            L’obbligo della marcatura CE dei serramenti, cogente dal 1° Febbraio 2010, nasce per uniformare i procedimenti produttivi a livello Europeo e proteggere il consumatore garantendogli il minimo della sicurezza in uso dei prodotti. Questa procedura obbligatoria e a tutela del sistema, sta in realtà creando una degenerazione del mercato dei serramenti dove gli obblighi e le responsabilità dei serramentisti, in attuazione alla struttura normativa nazionale, sono sempre più confusi ma soprattutto hanno spinto verso il basso la qualità del prodotto venduto.
            Una particolarità del mercato italiano, che a mio avviso ha spinto verso il basso la qualità del serramento venduto sul territorio nazionale, in seguito all’applicazione della marcatura CE, è che viene data la possibilità al serramentista o al suo rappresentante nel mercato comune europeo di dichiarare il valore NPD (Nessuna Prestazione Determinata) per dimostrare la Resistenza al Vento (in molti altri paesi europei questo non è possibile). Questa possibilità è stata spesso percepita dal produttore come una scappatoia per tutti i serramenti “fuori misura” o fuori dalle misure degli ITT testati nei laboratori accreditati per la marcatura CE, in realtà la dichiarazione NPD sottende la totale responsabilità del serramentista stesso che lo produce e lo installa, come se lo avesse fatto verificare staticamente attraverso uno specifico calcolo eseguito da un Ingegnere Calcolatore, abilitato ed iscritto all’Ordine, incaricato dal serramentista stesso.
            Questo significa che spesso nelle finestre fuori standard ma anche in alcune standardizzate, oramai circa il 35% delle finestre istallate, per rispettare la norma UNI 11173 del 2015 (norma nazionale che definisce le prestazioni minime di Acqua, Aria, Vento) bisognerebbe utilizzare dei rinforzi maggiorati e di conseguenza profili maggiorati e vetro con caratteristiche superiori rispetto a quello che invece viene normalmente utilizzato, per il rispetto delle prestazioni minime stabilite dalla norma stessa.
            Inoltre, questo vale anche per i produttori nazionali, spesso vengono importati prodotti, soprattutto in PVC dai paesi dell’Est Europa, che non rispondono alle caratteristiche di prestazione di tenuta acqua aria e soprattutto vento, minime previste dalla norma UNI 11173, non sapendo dove questi verranno istallati e che vengono normalmente marcati CE.

            Per il rivenditore di serramenti che acquista all’estero e rivende con il proprio nome fatturando direttamente la commessa la responsabilità è diretta ovvero è responsabile nei confronti del suo committente del prodotto venduto ed istallato, se naturalmente la posa sarà a suo carico , come fra l’altro chiaramente previsto dal Regolamento 305/11 CE.

             

            Alla luce di questa revisione della norma,  la domanda che vi pongo è semplice:

            i vostri software gestionali eseguono la verifica del rispetto della norma UNI 11173 rev. 2015?

            Attenzione però!

            Per esperienza vi posso anticipare che se anche il vostro software gestionale vi da il via libera perché le dimensioni rientrano in quelle degli ITT a vostra disposizione, ciò non vuol dire che vi stia dando il via libera anche sui limiti normativi!

            Nel mio lavoro di CTP (Consulente Tecnico di Parte) per i contenziosi in Tribunale ho potuto verificare che la maggior parte dei contenziosi derivano proprio dalla mancata applicazione della Norma UNI 11173 rev. 2015 in quanto le prestazioni sono state rese più severe a causa dei cambiamenti climatici attualmente in corso ed a causa di questi ultimi il GdL UNI serramenti, del quale ne sono parte come normatore, ha dovuto rendere più severe le prestazioni soprattutto della resistenza al carico del vento e la tenuta all’acqua rendendo i certificati ITT purtroppo non  più coerenti con queste nuove prestazioni minime richieste.


            La Mariotto Consulting è a vostra disposizione se avete dei dubbi sulla vostra procedura e compilando il format di contatto contenuto nel sito www.mariottoconsulting.com vi fornirà delle indicazioni concrete ma soprattutto gratuitamente in relazione alla vostra documentazione sulla Marcatura CE inviandovi successivamente un documento di audit sulla procedura eventualmente ricevuta.

            Richiedi un audit o maggiori informazioni






              Il nostro ufficio

              Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

                pieromariotto@mariottoconsulting.com

               tel: +393494510660

              marcatura_ce

              Lettera a Guida Finestra su Marcatura CE

              Caro Direttore,

              di questi tempi non passa giorno senza scoperchiare l’ennesimo obbligo di legge disatteso. Il fatto che intendo sottoporti oggi riguarda l’obbligo della Marcatura CE dei serramenti. Già ti immagino sollevare gli occhi al cielo e ribattere che non può esserci altro da dire su di un argomento tanto ampiamente e diffusamente trattato negli ultimi cinque anni. Ma le sorprese non finiscono mai! Come sai, per uno dei miei incarichi professionali rivesto il ruolo di auditor per la Marcatura CE dei serramenti presso i serramentisti sul territorio nazionale. Ne ho viste di tutti i colori: dalla totale mancanza di applicazione, all’applicazione parziale o errata, che rappresenta oltre il 90% dei risultati degli audit effettuati sui serramentisti che dichiarano di marcare CE. Com’è possibile che a distanza di quasi un anno dall’obbligo applicativo del CPR 305/11 ci si trovi ancora in una situazione così confusa? Ti rispondo subito: chi applica in modo parziale o errato è convinto di applicare correttamente la procedura. Partendo dal presupposto che pochissimi serramentisti si sono impegnati nell’interpretazione e studio del CPR 305/11, anche perché certamente si tratta di materia non di loro competenza, ti posso assicurare che si sono affidati agli strumenti proposti loro dal mercato. Nonostante la principale Associazione di categoria europea dei serramentisti, EUROWINDOOR, che racchiude FAECF per i metalli, rappresentata in Italia da UNCSAAL, EPW per i materiali plastici, rappresentata in Italia da ANFIT, e FEMIB per il settore legno, abbia emanato le Linee Guida contenenti la corretta procedura da adottare, e nonostante queste Linee Guida siano state ampiamente promosse dai mass-media come la tua rivista, e soprattutto da UNCSAAL, ANFIT e PVC FORUM, molti degli strumenti per marcare CE a disposizione degli ignari serramentisti sono inadeguati. Quando si ragiona in termini di sicurezza non si può certo minimizzare il problema: la responsabilità di una parziale o errata applicazione della Marcatura CE equivale a mancata Marcatura, con tutte le conseguenze del caso, civili e penali. Non escluderei, inoltre, possibili implicazioni anche nel meccanismo delle agevolazioni fiscali del 50 e 65%, dove una parziale o errata applicazione della Marcatura CE su serramenti che hanno goduto di benefici fiscali, potrebbe essere un reato imputabile in base all’Art. 483 CPP “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”, arrivando inoltre a provocare la perdita del beneficio stesso nei confronti del privato, ed un evidente danno nei confronti dello Stato. Ma quello che purtroppo i serramentisti non sanno o preferiscono ignorare è che in caso di contenzioso la responsabilità non ricade sul fornitore dello strumento utilizzato per Marcare CE, ma direttamente sul serramentista che ha marcato ed ha prodotto la documentazione.

              Senza contare che in questo particolare periodo stiamo assistendo ad un rapido mutamento delle condizioni climatiche che sta aprendo uno scenario di eventi estremi non previsti: in adeguamento a tali nuovi scenari a livello normativo è entrata in revisione la Norma UNI 11173 del 2005, che modificherà le prestazioni minime di resistenza al carico del vento, permeabilità all’aria e tenuta all’acqua. L’obbligo della rintracciabilità delle commesse e dei singoli prodotti-tipo per i successivi dieci anni dopo l’ultima immissione del prodotto-tipo sul mercato, esporrà i serramentisti per un periodo lunghissimo a rischi molto elevati, se non hanno correttamente attuato la procedura prevista dalla Marcatura CE così come indicato dalle Associazioni di categoria. Caro direttore, non esistono formule magiche per risolvere questa situazione di vergognosa impasse ma solo la buona volontà e la lungimiranza di chi è obbligato a marcare CE: chi volesse verificare la correttezza della propria documentazione può senz’altro rivolgersi alle Associazioni di categoria e, qualora rilevasse discrepanze relativamente a quanto dovrebbe dichiarare ed a quanto realmente dichiarato, mi dichiaro disponibile a fornire eventuali ulteriori informazioni.

              p. Mariotto Consulting PIERO MARIOTTO

              Richiedi un audit o maggiori informazioni






                Il nostro ufficio

                Via W. Goethe 26/c - 35124 Padova

                 pieromariotto@mariottoconsulting.com

                 tel: +393494510660